lunedì 5 marzo 2007

Ci sono sempre le parole?

Il quarto comandamento prescrive di onorare i genitori, un imperativo che pretende validità universale.Ma chi da bambino è stato maltrattato,abusato,disprezzato dai genitori può obbedire soltanto rimuovendo le proprie autentiche emozioni.
E dunque accade spesso che il corpo, ribellandosi alla negazione ed alla cancellazione dei traumi infantili irrisolti , si ammali gravemente.

C'è chi è stato costretto ad indossare una medaglietta con inciso ONP per tutta la vita.
Una violenza portata al collo , come un cane.
Un essere indifeso che non può opporre resistenze.

La rimozione delle emozioni profonde comporta un contrasto difficile tra i sentimenti che proviamo e quelli che vorremmo provare per vivere in armonia con le norme morali interiorizzate.
Schiller, Joyce, Proust ,Mishima, Kafka, Cechov, sanno bene di cosa io stia scrivendo.
Quel peso li ha accompagnati per lunghissimi anni.

C'è un libro bellissimo, uno di quelli che ho sentito particolarmente, e che è diventato una parte di me, immediatamente, dopo la prima lettura.

Le parole per dirlo di Marie Cardinal.
Ancora oggi mi procura scossono intensi.

Ecco, io esisto da pochi anni.
Come lei, come molti di noi.

Di questo percorso di sofferenza vi renderò partecipi con una nuova pagina, prossimamente.

Non disperate: ci sarà anche modo di sorridere e , perchè no, di esercitare più lungamente la propria bocca.

Fragorosamente.

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